martedì 23 luglio 2013

Questione di naso (nuova versione)


 
Le nudità danzanti aprirono sotto gli applausi scroscianti del pubblico la quinta puntata di “Quattro passi nella storia”, la trasmissione più seguita nella settimana precedente dell’emittente televisiva “Videofront”. Si esibirono in un balletto dal titolo “ Se c’invitate a cena almeno pagateci il conto”. La coreografia era firmata dall’eclettica conduttrice della trasmissione Sofia Vassilieva.



In abito lungo, nero e con profondo spacco inguinale, Sofia, alla conclusione del balletto, entrò in studio mano nella mano con Alan Smith in smoking bianco e papillon nero. Le telecamere si soffermarono a lungo sulle lunghe gambe della conduttrice, inquadrando il nuovo tatuaggio che raffigurava una coccinella, che faceva bella mostra di sé proprio in prossimità del pube.



Col suo pronunciato accento russo introdusse l’argomento della puntata prima di lasciare la parola all’amato Alan.



“Che provetto spadaccino, che rude guerriero, ma anche che istrionico poeta, è stato Cyrano del Bergerac!”, furono le prime parole dello studioso inglese. Come tutti, però, aveva un tallone d’Achille, il lungo naso che lo rendeva brutto agli occhi del gentil sesso. Il suo cuore batteva per la cugina Rossana, bella e sensibile, amante della poesia e d’ogni forma d’arte. Le sue imprese leggendarie non bastarono a conquistare il cuore della sua amata e nemmeno la professione di scrittore di versi.



Un giorno però Rossana gli domandò un appuntamento: non per rivelargli il suo amore, ma per chiedergli di avere un occhio di riguardo verso Cristiano, uno dei cadetti da poco entrati nella scuola per moschettieri, in cui Cyrano aveva un ruolo da istruttore. Bergerac trattenne la delusione, ma non seppe negare alla sua amata, l’aiuto che le chiedeva. Andare contro i propri interessi! Anche a questo può costringere l’amore!



Cyrano lo protesse come un figlio: Cristiano era un giovane leale e generoso, amava sinceramente Rossana, ma non poteva darle ciò che le chiedeva: la passione romantica, l’amore che trascina l’animo verso l’elevazione artistica, la poesia! Cyrano le provò tutte, per insegnare a Cristiano come parlare al cuore dell’amata, ma senza risultati.



Fu costretto ad agire in prima persona, sostituendosi all’allievo quando c’era da scrivere una lettera o da recitare dei versi mentre Rossana era affacciata al balcone di casa. A Rossana sembrava di aver trovato il paradiso: un uomo dal fisico prestante e dall’animo gentile, capace di parlare al suo cuore con i toni dell’artista ispirato, del poeta innamorato. Rossana, però, preferiva l’artista, il poeta al rude guerriero: arrivò a dire che avrebbe potuto amare Cristiano anche se fosse stato brutto. Davvero, si chiese Cyrano, se scoprisse che è lui e non Cristiano l’autore dei versi che tanto le fanno battere il cuore, non fuggirebbe a gambe levate, gridando al lupo, al mostro, al solo pensiero di fare l’amore anche col suo naso?



Il destino crudele è in agguato: i percorsi dell’amore non sono solo strani, ma anche imprevedibili!

Cristiano trovò la morte in battaglia, Cyrano non trovò la forza di tradire il suo amico, dichiarando il suo amore a Rossana, rivelandole di essere il vero autore delle poesie che Cristiano le aveva dedicato, delle lettere piene di passione che le aveva scritto dal fronte.



Rossana stravolta dal dolore si richiuse in convento, Cyrano l’andava a trovare ogni settimana, pago solo di poter guardare in volto e di parlare d’arte e di poesia, con l’amata cugina. Ferito in un agguato, si riparò in convento per sfuggire ai suoi nemici: in punto di morte si tradì, ripetendo a memoria una lettera che Cristiano aveva scritto a Rossana e che lui non avrebbe potuto conoscere, se non ne fosse stato l’autore.



Spirò tra le braccia di Rossana. Non seppe mai, però, se la cugina avrebbe potuto amarlo per ciò che era: un prode guerriero, un poeta sensibile, un uomo vero, tutto e niente”.



Sofia aveva le lacrime agli occhi, ma accese il sorriso per annunciare i consigli per gli acquisti.



Dopo la pausa pubblicitaria tornarono ad esibirsi le “ Nudità danzanti” con un balletto dal titolo “Boh, non ci siamo ancora messe d’accordo sul nome da dare al nostro ultimo capolavoro”.

Alan, invece, declamò dei versi scritti apposta per Sofia intitolati “Ma quanto mi piace la coccinella!”.



Alan riprese il racconto. “ Conoscete tutti il capolavoro di Rostrand, disse, ciò che non potete immaginare è che ho scoperto in una vecchia soffitta di Parigi, un copione teatrale dello stesso autore d’età successiva a quello che vi ho poco fa raccontato. Ho chiesto alla compagnia teatrale “Pescatori di frodo in abito da sera” di farvene un resoconto.



Due donne che parlavano fitto sedute accanto su un divano: è ciò che videro i telespettatori. Non era ciò, che colpì tutti, ma il naso enorme di una delle due attrici: confuso e stupito il pubblico raddoppiò l’attenzione. Non era Cyrano, era la domanda che frullava nella mente di tutti, ad essere famoso per il naso enorme?.



“ Rossana, qualcuno ha già notato il tuo naso, succede sempre così, gli uomini non guardano l’animo di una donna, ma solo il corpo. Tu, però, non scoraggiarti, Cyrano, il tuo amato prima o poi si accorgerà di tutta la tua bellezza e non potrà fare a meno di amarti con tutta la passione di cui è capace.



“Mia cara Cristina, è l’amicizia che ti lega a me a farti parlare così. Non li vedi, ovunque vada, i risolini di compatimento, di cui sono oggetto, nel migliore dei casi? Ai ragazzi che incontro per strada, spesso scappa la battuta di scherno sul mio naso, disse Rossana. Cyrano mi parla, come ad una cugina, ad una compagna di giochi d’infanzia, a qualcuno cui si vuol bene, non certo come all’amore di tutta una vita. E’ te che ama, me lo ha confidato, chiedendomi di aiutarlo nel conquistare il tuo cuore. Ne abbiamo già parlato, se anche tu lo ami, non avere alcun rimorso nel ricambiare il suo amore. Hai la mia benedizione”



“ Mai, non farò mai alcun passo per averlo, non voglio vederti soffrire, amica mia, il mio cuore non potrebbe reggere il tuo dolore. Puoi dire a Cyrano che mi hai parlato del suo amore, ma che il mio cuore non si è infiammato, che la mia mente ha ben altri progetti. Chi è Cyrano? Un giovane e prestante spadaccino, tutto muscoli e fascino, ma dopo averci fatto l’amore, di cosa parliamo? Non sa nulla di letteratura, arte, di politica”.



“ Cristina, non te l'ho ancora detto, ma Cyrano vuole parlarti, ti chiede un appuntamento, per dichiararti il suo amore. Cosa devo rispondergli? Credo che tu debba almeno ascoltarlo”.



“ Forse dovrei, ma temo di non riuscire ad opporgli un rifiuto. Non voglio nemmeno rischiare di ferirti, come sai, non mi è indifferente” Potrei scrivergli, in una lettera forse è più facile mentire. Perché non mi aiuti a scriverla?”



“ Credo che sia una buona idea, mettiamoci all’opera”



Una nuova serie di consigli per gli acquisti, interruppe il dialogo tra Cristina e Rossana. Al rientro in studio le telecamere tornarono ad inquadrare le due amiche. Entrambe erano vestite di nero. Rossana era in lacrime, l’amica cercava di consolarla.



“ Oggi è un anno che Cyrano è morto da eroe in battaglia. E’ stato il fato a decidere, visto che noi non riuscivamo a farlo. Non ti penti, amore mio, di aver rifiutato il suo amore? Avresti potuto addolcire i suoi ultimi giorni, regalargli attimi di felicità prima della morte, disse Rossana, abbracciando forte Cristina.”



“ Sento la sua mancanza, sono stravolta dal dolore, ma non quanto te. E’ consolante poterlo piangere insieme, disse Cristina, accarezzando Rossana, prima di darle un tenero bacio sulle labbra. Ciò che è successo ci ha unite di più, possiamo piangere insieme Cyrano, amore mio, come due vedove dello stesso uomo. Nel mio cuore c’è posto solo per lui e per te”



“ Non so Cristina, se ciò che provo per te è amore, non è, almeno, come ciò che provavo e ancora provo per Cyrano. E’ bello, però, avere qualcuno da abbracciare, di cui occuparsi, con cui condividere le tante pene e le poche gioie di questi giorni difficili. Questo naso mi ha negato i piaceri d’alcova con gli uomini, ma non con te. Non mi vergogno di ciò che c’è tra noi, mi rendo conto, però, che stiamo camminando sull’orlo di un burrone e di quanto poco possa bastare per cadere nel precipizio”



“ Non temere, Rossana, non sei mai stata la mia carta di riserva, se ho rinunciato a Cyrano, era perché amavo te e non lui. Il tuo naso? Prova a riflettere: se sei una donna così sensibile, colta e intelligente, non è forse per quello che tu ti ostini a ritenere un difetto? Se il tuo naso fosse stato perfetto, non saresti stata più superficiale, leggera, incline a farti corteggiare dagli uomini, una tra tante? Guardati: sei una scrittrice, le tue poesie, le tue commedie, commuovono e fanno sorridere, il tuo non è il nome di una sconosciuta. Ringrazialo il tuo naso, perché ti rende unica”.



“ Preferirei essere bella. Questo naso mi rende unica? E’ vero, ma mi allontana da ciò che voglio: un po’ di normalità, una famiglia, dei figli, l’amore di un uomo, dell’unico uomo che ho amato e che non potrà più essere mio. Ciascuno desidera forse solo ciò che non ha: a me potrebbe bastare essere una tra tante”.

La fine della commedia fu accolta dal silenzio del pubblico: nessuno applaudì, Sofia sbiancò in volto. Per gli spettatori in studio e a casa un uomo brutto ma geniale muove a commozione, una donna poco attraente suscita solo ilarità. Alan Smith s'infuriò minacciando le dimissioni, per calmarlo, Sofia Vassilieva fu costretta a mostrargli la coccinella.



I giornali del giorno dopo lodarono la saggezza degli spettatori, ma stroncarono il programma: la farfallina, scrissero, è meglio della coccinella. 






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