Paolo
e Francesca in nomination! Il nuovo reality "L'isola dei dannati"
stava entrando nel vivo. La conduttrice, Beatrice P. aveva appena annunciato
l'esito delle votazioni della terza settimana. Già il Conte Ugolino e
Bonifacio VIII avevano dovuto abbandonare gli studi televisivi costruiti per
l'occasione in una sperduta isola delle Antille nelle precedenti
puntate serali dello show. L'applauso scrosciante del pubblico in sala seguì,
le parole della conduttrice: tra gli ospiti spiccava il profilo dei concorrenti
eliminati. Erano state prese tutte le precauzioni del caso: in un angolo della
sala, troneggiava il ricco buffet a disposizione degli ospiti, spettatori e
presentatrice erano dotati d'elmo d'ordinanza e di libri di preghiere in
latino. L'aria era già elettrica, la suspense altissima, stava per essere letto
il nome del secondo concorrente in nomination. Furono abbassate le luci,
Beatrice sexy nel corto abito rosso che indossava, aprì la busta fattale
pervenire dal notaio: "Ulisse in nomination", l'annuncio bastò a
scatenare l'entusiasmo del pubblico. Dalla regia, Virgilio ordinò di zummare
sui concorrenti nominati: Paolo e Francesca furono sorpresi, tablet alla mano
nella visita a un sito per scambisti; Ulisse, invece, fu trovato, mentre
tentava di proteggere le orecchie con appositi tappi dalla musica rap
diffusa a tutto volume dagli altoparlanti. L'inviato speciale chiese la linea:
con voce accaldata, Dante A. prese a raccontare gli ultimi avvenimenti della
giornata, non prima di avere sussurrato il suo tvb a Beatrice e al suo décoltè.
Giuda aveva denunciato il furto del portafoglio con trenta euro, sospettando di
Ulisse, lo aveva inserito tra le sue nomination. Achille, invece, si era
procurato un infortunio al tallone nel tentativo fallito di precedere Bolt in
una sfida sui cento metri. Fu Tiresia l'indovino arrabbiato per la
sconfitta di Achille, su cui aveva scommesso mille euro, a colpirlo col
bastone al tallone, provocando la rottura del tendine. Voci di corridoio e
spifferi di malelingue parlavano di una rottura tra Didone ed Enea, di un flirt
in atto tra la bella regina e Ulisse. Le riprese della camera da letto e
delle docce, subito visionate, al momento non confermavano la notizia. Ottime
news arrivarono dal fronte degli ascolti: il reality concorrente "Un
angelo per amico" era stato sospeso dopo il flop della prima puntata.
Microfono in mano, l'inviato speciale dell'isola dei dannati, chiese ad Ulisse
se temeva per la sua permanenza nel gioco. Sono a cavallo, rispose il re di
Itaca: voteranno per me tutti i furbi d'Italia, per i miei avversari, gli
innamorati, a giudicare da ciò che si vede in giro non dovrebbe esserci
partita. Occhi bassi, morale a terra, voce sommessa: l'intervista di
Paolo e Francesca era appena udibile. Fecero appello agli amanti, a coloro che
quotidianamente dovevano inventare scuse per depistare il coniuge, ai cuori
palpitanti che erano costretti a trascrivere nella rubrica del cellulare il
nome dell'amato come idraulico, falegname, baby sitter, giardiniera. Commossi,
Dante e Beatrice si scambiarono languide occhiate, si lasciarono sfuggire una
lacrima furtiva. Le cronache del giorno dopo parlarono di un'impennata degli
ascolti, di un boom dell'auditel. Sono più i furbi o i traditori? Siti e
giornali on line sondarono gli umori del pubblico: lo scontro, incerto sino
all'ultimo voto, fu vinto dai traditori. Tiresia, l'indovino, arrabbiato per
aver perso 5000 mila euro puntando sui furbi, accecò Ulisse ad un occhio: così
vendicò anche l'amico Polifemo.
Il
pubblico in sala si divise, i telefoni diventarono bollenti, durante
l'interruzione pubblicitaria Didone ed Enea proposero a Paolo e Francesca uno
scambio di coppia, Ulisse presentò domanda d'invalidità all'INPS, il conte
Ugolino afferrò Tiresia per la testa, tra le urla d'incitamento del pubblico
con l'elmetto in testa. Il verdetto arrivò a mezzanotte in punto: Paolo e
Francesca erano salvi. Nella notte, alla luce delle telecamere, Enea e
Francesca, Didone e Paolo, poterono abbandonarsi al sesso più sfrenato. A
Ulisse bastò l'occhio superstite per vincere i soliti trenta euro a Giuda, con
la benedizione di Papa Bonifacio in persona. Dante diventò un attore di
successo dopo aver accettato di fare pubblicità per una nota marca di carta
igienica, Beatrice, invece, fu nominata consigliera in una regione della
Padania.
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