lunedì 15 ottobre 2012

Svolta nella trattative Stato-mafia

La svolta tanto attesa e' arrivata, l'ultimo incontro tra la delegazione governativa e quella di '' Cosa Nostra'' svoltosi in un carcere di massima sicurezza tenuto segreto, si e' concluso con una fumata bianca. L'accordo dovrà essere ratificato dal parlamento prima di diventare legge dello Stato. Iniziano a filtrare le prime indiscrezioni sulla cosiddetta legge ''Papello'' come e' stata definita dalle due delegazioni. Questi in sintesi i punti principali dell'accordo raggiunto: A) Cosa nostra s'impegna alla consegna delle armi del proprio arsenale in cambio della scarcerazione dei detenuti condannati per reati contro il patrimonio o soltanto per associazione a delinquere. B) Lo Stato s'impegna ad approvare una legge che depenalizza i reati di estorsione, usura, sfruttamento della prostituzione, commercio e spaccio di stupefacenti. C) Lo Stato s'impegna ad approvare una legge che impone l'assicurazione obbligatoria per gli esercizi commerciali, gli artigiani, le attività industriali. E' consentito all'associazione ''Cosa Nostra'' trasformare in contratti legali, gli accordi privati con aziende, precedentemente definiti come estorsivi o quelli sinora combattuti dalla legge come attività usuraie, di aprire sportelli bancari in tutto il paese. D) Lo Stato s'impegna a legalizzare la vendita di stupefacenti e con una legge ad hoc e concede all'associazione '' Cosa Nostra" il monopolio di tale attivita' per la durata di anni novantanove in cambio di una quota del quaranta per cento del fatturato. E) Lo Stato s'impegna a concedere delle agevolazioni fiscali alle attività dell'associazione "Cosa Nostra", sgravi per l'assunzione di giovani, esenzioni per le attività di beneficenza verso enti religiosi, culturali o politici. L'Associazione "Cosa Nostra" s'impegna all'assunzione entro cinque anni di un milione di giovani sotto i trent'anni, trecentomila nella sola Sicilia. D) Apposite collaborazioni tra le strutture investigative e di sicurezza dello Stato e di quelle dell'Associazione "Cosa Nostra" saranno regolate da circolari del Ministero degli Interni. E) I detenuti nelle carceri di massima sicurezza condannati all'ergastolo potranno essere rimessi in libertà solo dopo il compimento del settantesimo anno di vita. Il governo in carica ritiene che tale accordo oltre a ristabilire la pace sociale, dare maggiore sicurezza ai cittadini, consente allo Stato di ricavare ingenti risorse da destinare all'abbassamento della pressione fiscale e all'abbattimento del debito pubblico. L'associazione "Cosa Nostra" per tramite del proprio portavoce ha annunciato che alla conclusione dell'iter legislativo e' intenzionata a chiedere la quotazione in Borsa e a presentarsi alle elezioni politiche col simbolo "Lupara e Martello" già depositato presso gli uffici di competenza. Entusiastiche reazioni da parte dei partiti di maggioranza: in un comunicato stampa Silvio Berlusconi ha rivendicato la paternità dell'accordo e l'impegno profuso lungo tutto l'arco della carriera a favore del dialogo con Cosa Nostra. Il segretario del Pd Bersani con una delle sue metafore piu' riuscite ha commentato: "Non siamo qui a vendere cocaina agli spacciatori". Il leader dell'Udc Casini ha lanciato la proposta di un governo di unita' nazionale con i rappresentanti di Cosa Nostra. Più critiche le reazioni dell'opposizione: il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha bofonchiato dinanzi ai taccuini dei cronisti "Dopo i ladroni di Roma ci toccano i mafiosi di Palermo" e ha annunciato una raccolte di firme per l'annessione della Padania all'Austria. Antonio Di Pietro ha bollato l'accordo come una resa dello Stato alla mafia e chiesto ai militanti del proprio partito di organizzare delle spaghettate in piazza per sensibilizzare i cittadini. In un messaggio via Internet Beppe Grillo ha tuonato contro gli zombie in doppiopetto e proposto a Cosa Nostra un'alleanza trasversale contro la Casta. Vendola, infine, ha proposto di utilizzare i proventi derivati dalla legalizzazione delle droghe per assicurare un salario minimo garantito ai giovani senza occupazione. In chiusura le parole del Senatore a vita Andreotti " Mi hanno processato per un bacio, a questi che hanno appena finito di fare un'orgia che devono fare?"

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