venerdì 21 dicembre 2012

Dracula, l’utilizzatore finale e Mariastella la Vergine


Sono stella, in declino, ma ancor lucente: persino nel partito c’è chi ancor a mi fa l’inchino, il baciamano e chi il ruffiano. Col capo ci ho provato, ma con questo fisico è dura: ho una mia dignità, non potevo certo mettermi a cercagli “accompagnatrici” solo per fare carriera. Non mi lamento, ho avuto il mio tempo di celebrità: ricordo ancora tutti quei ragazzi in strada con le mie foto, il mio nome sulla loro bocca ogni giorno. Le avrei baciate tutte quelle bocche giovani: che eccitazione è stata armarsi di parrucca, inforcare gli occhiali, per infiltrarsi nei loro cortei in incognito. Ho corso i miei rischi: una volta, un poliziotto della celere mi ha preso per i capelli e mi ha sbattuto con forza per terra: poi dopo aver visto il mio tailleur bleu firmato Valentino, le scarpe by Prada, non ha infierito. Che peccato! Pensate se accidentalmente mi toglieva la parrucca: mi avrebbero riconosciuta tutti, chissà che festa mi avrebbero fatto! Sapeste quante belle letterine ho ricevuto, tanti inviti a andare di qui e di là: la maggior parte però arrivavano da un comune chiamato ”Quelpaese”. Evidentemente, in quella località, sono proprio popolare, un giorno di questi mi decido e ci vado! Non c’è stata ministra più amata di me! Eppure non ho mai pianto davanti alla telecamere, anzi, ho tirato su il morale a tutti. Pensate a quando mi sono inventata il tunnel che collega Ginevra col Gran Sasso: avete creduto davvero che non sapessi che non esisteva? Mi ero messo d’accordo con Crozza; io facevo da spalla per le sue battute. Che risate ragazzi! Come quando si discuteva in Parlamento della mia riforma; giuro che non capivo una sola parola di ciò che leggevo, di commi e codicilli non ho mai compreso nulla. Dite che mi sono laureata in giurisprudenza? Davvero? Come Ghedini? Quanto mi piace Ghedini! Insieme siamo perfetti per interpretare un film dell’orrore. Non pensate che con un titolo tipo “Dracula, l’utilizzatore finale e Mariastella la Vergine” non sbancheremmo il botteghino? Ghedini mi fa scompisciare dalle risate, a sentir lui il capo è un santo, le ragazze che frequenta sono delle collegiali in gita premio per buona condotta. Il bello è che ci crede: una volta, ricordo, è stato invitato dal capo a una delle feste per ragazze di buona famiglia in trasferta. Dovevate vedere il suo volto paonazzo, quando una delle partecipanti iniziò a sfilarsi la biancheria che indossava sulle note di “You can leave your hat on” di Joe Cocker. Certo, quel signore lì è proprio un genio,  cominciò a spogliarsi anche lui, occhieggiando al capo, forse aveva bevuto qualche bicchierino di troppo, forse si era inventato all’istante una nuova strategia difensiva. Come mi sono eccitata a vederlo nudo! Quando ho cominciato a togliermi il tailleur grigio firmato Versace, però, qualcuno ha pensato di far suonare le note di “Sono una donna non sono una santa” solo per smontarmi e farmi desistere dall’impresa. Tutta invidia! Pazienza, sarà per un’altra volta mi sono detta.  Un altro del mio partito che mi sta simpatico è Bersani: senza di noi Crozza, forse sarebbe già disoccupato. Non lo crederete, ma anche noi contribuiamo, in qualche misura a difendere i posti di lavoro di questo paese. Non è del nostro partito? Dite davvero che Pier Luigi, è il capo dell’opposizione? E da quando? Ha sempre militato a sinistra? Che stupida che sono! Su Facebook, in chat privata, gli ho sempre raccontato i retroscena del consiglio dei ministri, i disegni e i decreti legge che avevamo intenzione di licenziare. Una volta gli ho chiesto persino un appuntamento, una cena a lume di candela in un piccolo ristorante fuori mano, ma ha rifiutato. Mi ha detto di essere felicemente sposato: sono rimasta sorpresa, non sapevo che ci fosse ancora qualcuno che poteva essere felice stando sempre con la stessa donna. Il capo ieri mi ha convocata: con le lacrime agli occhi ha ricordato i tempi belli del nostro governo, le leggi ad personam inventate da Ghedini, la riforma della scuola che porta il mio nome, le risate ogni volta che Bossi si alzava a parlare e Maroni era costretto a tradurlo dal lumbard all’italiano. Si è scusato con me: “ Non posso candidarti per le prossime elezioni, ho tante brave ragazze da sistemare e non so dove piazzarle. Devi capirmi, ora sono fidanzato e devo rendere conto a Francesca". Ci sono rimasta un po' male, ma poi ho pensato, che c'è sempre Pier Luigi che mi aspetta a braccia aperte. Gli ho spedito un messaggio in chat su Facebook: solo dopo mi sono accorta che mi ha depennato dall'elenco delle amicizie. Che delusione la politica! E' il regno dell'ipocrisia e del tornaconto! Quasi quasi m'iscrivo alle magistrali: così posso sfilare in corteo senza parrucca e occhiali scuri e gridare slogan contro la riforma di Mariastella, me medesima al tempo della gloria che fu!

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